Un contributo per promuovere il rinnovo dei vecchi impianti elettrici dei condomini, con l’obiettivo di migliorarne sicurezza ed efficienza - con rimborsi al condominio fino a 1.200 euro per appartamento e fino a 900 euro per piano - e facilitare l'accordo tra gli amministratori e i distributori di energia elettrica per rinnovare le "colonne montanti" più vecchie, predisponendo gli edifici alle richieste di aumento di potenza, visto il crescente ricorso a nuovi apparati di riscaldamento e raffrescamento elettrico o per cucinare.
Questi i principali contenuti della Delibera 467/2019/R/eel con cui ARERA - l'Autorità per l'energia e l'ambiente - ha avviato una procedura sperimentale per l'ammodernamento delle "colonne montanti" negli edifici condominiali più datati. La fase sperimentale durerà tre anni per gli impianti realizzati prima del 1970 o tra il 1970 e il 1985 se ritenuti critici. Gli importi sono aumentati (da 700 a 900 euro per piano e da 1000 a 1200 euro per utenza) se, in occasione dei lavori sulla colonna montante, il condominio decide anche di centralizzare i misuratori in un unico vano. La delibera di ARERA prevede un'informativa preliminare, nella quale il distributore prospetti anche la sottoscrizione di un accordo sui costi, tempi e modalità per l'ammodernamento. Le imprese dovranno definire entro il 30 giugno 2020, una versione sperimentale di contratto-tipo, e al condominio saranno riconosciuti i dovuti rimborsi, erogati direttamente dal distributore. Con l'occasione ARERA istituisce un censimento nazionale obbligatorio del parco colonne montanti vetuste e potenzialmente ammodernabili, anche al fine di disporre di una valutazione puntuale dei potenziali investimenti e dell'impatto in tariffa.